Da sempre diciamo e scriviamo che il calcio giovanile dilettantistico è un mezzo di crescita sociale per bambini e bambine che amano questo sport. Tuttavia, oltre al consolidato pensiero educativo e di maturazione del bimbo che comincia ad imparare il rispetto delle regole e anche il senso comportamentale tra compagni di squadra e avversari, c’è ancora un altro aspetto da considerare da parte delle società, ed è quello della gestione dei vari bacini d’utenza delle grandi città. Un problema, quello delle Circoscrizioni, che dovrebbe essere gestito in primis da Comuni e Regioni, ma che poi, alla fine, sono proprio le società calcistiche dilettantistiche a doversene fare carico, almeno dal punto di vista dell’evitare gli eventuali abbandoni. E’ notizia di ieri che la Società torinese di calcio dilettantistica Cit Turin, ha vinto il bando per il ripristino – dopo sette anni di abbandono – dell’impianto sportivo del quartiere Borgo Vittoria. Si chiama Victoria Ivest l’impianto sportivo della Circoscrizione 5 di Torino che era stato penosamente lasciato incolto tra mura sgretolanti, pericolosi rovi e monconi, in un’area che era diventata rifugio di tanti barboni. Una sorta di degrado e di incurante voglia di ricominciare a dare vita ai bimbi, alle bimbe, ai ragazzi e alle ragazze che amano rincorrere il pallone e ritrovarsi in una struttura sportiva capace di accoglierli, garantendo loro il diritto ludico dello sport. Dunque, a farsi avanti è stato in primis il presidente del Cit Turin Angelo Frau il quale, come dicevamo pocanzi, ha vinto il bando di concorso con una concessione di 20 anni a fronte di un investimento di un milione e 200 mila euro. Così dice Frau:”Partiamo subito con i lavori di ristrutturazione come priorità al rilancio dell’attività sportiva e sociale del quartiere, per poi definire un centro medico per le visite mediche e la riabilitazione dei giovani calciatori. E, tra le altre cose, c’è anche l’obiettivo di iscrivere le prime squadre già per la prossima stagione”. Era l’anno 2015 quando il Victoria Ivest cessò di esistere al termine di una crisi tecnica ed economica, mentre proprio in quel periodo il presidente Frau si rese disponibile a dare una mano alla società comprando tutto il materiale sportivo. Un aiuto che all’epoca risultò importante per il Victoria Ivest che si trovò ad affrontare una montagna di debiti. Un’area di 16.000 metri quadrati di cui 13.000 coperti, un campo in erba sintetica per il calcio a 11 ancora in buono stato, due altri campi a 8 di cui uno ormai è inutilizzabile per l’usura del tempo e poi tutta una serie di altre cose della vecchia proprietà che i vandali hanno praticamente rubato. Una struttura, quella dell’antica Victoria Ivest del quartiere Borgo Vittoria di Torino, che oggi è fatiscente e che all’epoca costò 2 milioni di euro al Comune di Torino. Insomma, c’era una volta nella Circoscrizione 5 di Torino in cui la vita dello sport e del calcio dilettantistico in particolare, aveva toccato buoni livelli tecnici e organizzativi per ospitare bene il bacino d’utenza del quartiere. Oggi si ricomincia grazie all’opera instancabile del presidente Frau, che oltre a essere da tanti anni il mentore del Cit Turin che indirettamente gestisce pure la società Rapid Torino nei pressi del Parco Ruffini, adesso si è pure incamminato in quest’altra avventura con la determinazione di chi da sempre si è prodigato a raggiungere traguardi sociali a beneficio delle famiglie e dei ragazzi dei vari quartieri di Torino.
Salvino Cavallaro